Pìvaritrio + Compagnia del Maggio di Frassinoro - E ghè pü temp che vitta/C’è più tempo che vita (Tutl/Comune di Frassinoro)

Un racconto musicale delle stazioni della vita, dall’infanzia alla vecchiaia, che rinnova il bel sodalizio fra il Pivaritrio (Fabio Bonvicini, Mario Nobile e Renzo Ruggiero) e il quartetto corale di Frassinoro guidato da Marco Piacentini, quest’ultimo in veste anche di autore e, soprattutto, di tastierista. Con il loro terzo CD, inciso per l’etichetta discografica faroese Tutl, gli emiliani proseguono nel recupero di materiali folklorici dell’Appennino modenese, con puntate anche nei territori montani reggiani e bolognesi. Su questi repertori costruiscono il loro suono aggraziato ed elegante, con la consueta attenzione riservata ai timbri (flauti dolci, piffero, ocarina, organetto, ghironda, nyckelharpa, violoncello, pianoforte, armonium, tastiere), agli incastri delle parti vocali, in virtù del contributo sostanziale dei maggiarini, la cui linea del canto è ricca di abbellimenti ma anche di tensione emotiva. Tra ninna nanne, marce, danze, stornelli, ballate, spiccano “Chiüchiürümèlla”, declinazione locale del settecentesco Cicerenella partenopeo, “Ambasciata d’amore”, canto rituale del Maggio drammatico di Riolunato, l’accorato “Il disertore” sulla coscrizione obbligatoria, con le voci giuste in bella evidenza, e “Ti ct’atacc i tacc”, composto da Piacentini, che riprende la prassi del concertato lirico con la presenza congiunta di voci soliste e coro su versi allegri sposati alla struttura musicale drammatica.


Ciro De Rosa

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